I fanghi di Vulcano

 


estratto da" La terapia Termale nell'Isola di Vulcano " del Dr. A. Basile
 

LA POZZA TERMALE

CONTROINDICAZIONI ALLE CURE TERMALI DI VULCANO

La "Pozza" termale situata a pochi passi dal porto nell'Isola di Vulcano è alimentata, ininterrottamente, da innumerevoli polle dalle quali fuoriescono vapori solfurei, acqua salmastra caldissima e fango argilloso ad altissimo contenuto di zolfo. Queste sono le tre componenti fondamentali del bagno e chiariscono, nella loro composizione, come sia praticamente impossibile lo sviluppo di eventuali forme patogene.
Seguendo le ultime indicazioni sulle cure termali, che vogliono che tutte le stazioni abbiano una loro specializzazione, per evitare errori fatti in passato quando ad alcune venivano attribuite qualità miracolose per molte affezioni, la sorgente termale di Vulcano può essere senza dubbio utile a tre grandi gruppi di patologie:

  • SCOMPENSO CARDIO CIRCOLATORIO
  • CARDIPATIA ISCHEMICA
  • INFARTO DEL MIOCARDIO RECENTE
  • FEBBRI DI QUALSIASI NATURA
  • GRAVI VASCULOPATIE
  • GRAVIDANZA
  • GRAVI MALATTIE GASTROINTESTINALI
  • NEOPLASIE MALIGNE
  • IPERTIRODISMO

affezioni articolari

affezioni dermatologiche

affezioni delle vie aeree

CONSIGLI PER UNA CORRETTA TERAPIA TERMALE

RIEPILOGO DELLE COSE DA EVITARE ASSOLUTAMENTE

Innanzi tutto sarebbe corretto iniziare la terapia dopo almeno due giorni di permanenza sull'isola per acclimatarsi;
va eseguito un ciclo di cura di 12 fanghi: una applicazione al giorno;
evitare le ore più calde della giornata - meglio la mattina a digiuno;
immergersi completamente nella piscina termale, eseguendo questa operazione con gradualità (tale metodica può variare in presenza di alcune patologie, e verrà discussa personalmente assieme allo specialista);
durata dell'immersione da cinque a venticinque minuti;
secondo alcuni precisi studi fatti, l'applicazione diretta del fango o l'immersione nella piscina, sortiscono lo stesso effetto terapeutico, i due diversi modi saranno consigliati dallo specialista durante il controllo prima di iniziare la cura. Si invitano pertanto i pazienti a non asportare arbitrariamente, dal fondo della piscina il fango, nuocereste agli altri fruitori impoverendone la riserva;
dopo l'applicazione del fango eseguire per un periodo di circa trenta minuti una reazione possibilmente a casa ben coperti;
quindi fare una doccia molto calda possibilmente a getto sulle articolazioni interessate dal processo morboso (idromassaggio);
infine eseguire per circa cinque minuti alcuni esercizi per muovere le articolazioni, senza assolutamente provocare sudorazione. Questi esercizi saranno consigliati dallo specialista.

  • Non fare immergere bambini/e al di sotto dei 15 anni
  • Evitare l'immersione nelle ore più calde della giornata
  • Non prolungare i tempi oltre quelli consigliati
  • Non immergersi a stomaco pieno
  • Evitare di contaminare gli occhi con l'acqua termale ( se ciò accade lavare accuratamente con acqua dolce e fare impacchi di camomilla
  • Non applicare il fango sul viso senza una corretta
     diagnosi (effetto peeling)
  • Non dare mai consigli, una metodologia può non essere uguale per due persone diverse

 

 

 

 

 

torna all'inizio del contenuto